Tutto un altro blog!

6
Nov

Viabilità, smog e aree verdi, non servono spot improvvisati, ma progettualità vere per Madonna Alta

Dopo aver definito a mezzo stampa “tutte sciocchezze” le problematiche che abbiamo sollevato sul progetto della viabilità di Madonna Alta, di cui ancora non si trova traccia in alcun atto ufficiale, apprendiamo che l’assessore Calabrese ha cambiato idea: è intenzionato a rivedere il progetto della cosiddetta “bretella” di Madonna Alta dopo un breve summit con alcuni residenti della zona convocati ad personam. Evidentemente neanche tra i “convocati” è stata trovata sponda per questo pessimo progetto.

Chi come noi è abituato a partecipare ad incontri pubblici ed ampi confronti con i cittadini sa perfettamente che l’idea di una bretella stradale, che va a deturpare un’area verde cittadina, non troverà mai il consenso dei residenti. Soprattutto sembra paradossale che per ridurre i problemi dello smog si pensi di eliminare un’area verde.

Non c’è alcun bisogno che l’assessore si avventuri nella ricerca di soluzioni alternative e più valide rispetto alla sua proposta, se si vuole risolvere il problema occorre regolare al meglio tre incroci: va rimosso l’impianto semaforico non solo tra via Martiri dei Lager e via Settevalli, ma anche quello tra via Baracca e via della Madonna Alta (nei pressi del palazzo Unicredit).

Basta seguire l’esempio virtuoso dell’eliminazione del poco distante incrocio semaforico in prossimità dei palazzi di Lucertini e il centro sociosanitario: dove prima lunghe code e inquinamento sia atmosferico che acustico erano all’ordine del giorno, da qualche anno la rotonda, ben progettata e abbellita con opere di arredo urbano e verde, permette un deflusso ordinato delle auto in uno dei punti nevralgici della città anche nelle ore di punta. Stessa soluzione si può impiegare anche per mettere in sicurezza il terzo incrocio, quello di immissione tra via Tuzi, via Settevalli e via Martiri dei Lager. Con questi semplici interventi, in parte già finanziati dai fondi regionali, si ha una soluzione migliore e meno impattante per i residenti del quartiere.

Non serve sottrarre spazio alle aree verdi già attrezzate ed incrementare l’asfalto, ma è necessaria una progettualità di lungo respiro e valutazioni serie sul consumo del suolo.