Vertenza Sangemini: presenti al presidio per ribadire rispetto degli accordi
Questa mattina abbiamo voluto essere presenti al presidio sindacale organizzato di fronte agli stabilimenti della Sangemini per esprimete solidarietà ai lavoratori e ribadire l’importanza e la centralità di questa vertenza nel panorama regionale e nazionale. Il protrarsi dell’incertezza che si è venuta a determinare sul futuro di questo importate sito produttivo è preoccupante. Com’è preoccupante il silenzio dietro il quale si è trincerata l’azienda, ormai del tutto inaccettabile.
Serve subito uno sforzo congiunto delle istituzioni per assicurare la continuità produttiva e difendere, fin da ora, ogni singolo posto di lavoro: la Regione deve richiamare la proprietà al rispetto degli accordi intercorsi nel 2018, in cui, a fronte dei sacrifici chiesti ai lavoratori, la proprietà si impegnò a garantire l’occupazione, a realizzare una più efficiente riorganizzazione produttiva, insieme a nuovi investimenti come quello della linea vetro che, a tutt’oggi, non è stata ancora realizzata. Aver ampiamente disatteso questo accordo, non può che mettere in discussione anche la stessa concessione dell’uso delle acque. Peraltro, come più volte ribadito anche oggi dalle stesse organizzazione sindacali, le scarse iniziative messe in campo, sono il frutto dei soli sacrifici dei lavoratori che da sette anni attendono il rilancio di questo complesso produttivo.
È di fondamentale importanza che si possa trovare un accordo soddisfacente e risolutivo già nel corso del tavolo nazionale previsto per il prossimo 12 marzo, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Per fare ciò è necessario che la Giunta regionale convochi prima di quella data un tavolo regionale in cui, Regione e sindacati possano concordare una posizione unitaria a tutela dei lavoratori, sulla quale non faremo mancare il nostro sostegno.