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Gen

Valorizzazione e restauro del “Grande Nero” di Alberto Burri

grande nero burri rocca paolinaDentro alla Rocca Paolina, in cima alle scale mobili, c’è un’opera d’arte unica al mondo di un artista di fama internazionale: Il Grande Nero, la scultura cinetica di Alberto Burri.

Molti perugini, studenti e turisti gli passano accanto senza sapere cosa sia, mentre andrebbe valorizzata con l’adeguata illuminazione, dei pannelli didattico-informativi e, perchè no, forse una nuova posizione perchè in quella attuale risulta “sacrificata” agli spazi angusti della Rocca.

Abbiamo la fortuna di avere un oper unica nel suo genere di Burri che è esposto nei principali musei internazionali (come al Guggenheim Museum di New York, alla Tate Gallery di Londra e al Centre Pompidou di Parigi) e non possiamo permetterci di non valorizzarla adeguatamente, di non farla conoscere e di non trasformarla in una meta turistica.

Azzeccatissimo è l’articolo di Sabrina Busiri Vici che parla del Grande Nero di Burri dal titolo Il triste destino delle opere invisibili: http://corrieredellumbria.corr.it/news/home/131378/Il-triste-destino-delle-opere-invisibili.html

Per ribaltare la situazione, visto che il prossimo anno sarà il Centenario della nascita di Burri e che il Parlamento ha votato una legge per le celebrazioni, ho proposto che il Comune si faccia promotore con la Fondazione Burri e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, il restauro dell’opera e gli interventi di recupero ed adeguamento con illuminazione e pannelli didattico/informativi, valutando anche la possibilità di conferire all’imponente opera una diversa ubicazione rispetto a quella attuale (ad esempio nel contesto della nuova Biblioteca degli Arconi o dei progetti di rigenerazione urbana), ripensandone l’allestimento che sappia conferire all’opera la giusta visibilità, un’adeguata valorizzazione e un approccio consapevole da parte dei pubblici fruitori, quali passanti e turisti.

Inoltre, è un mio pallino, serve anche una valorizzazione nella rete del nostro partrimonio, per questo bisogna dare la dovuta visibilità al “Grande Nero” di Alberto Burri inserendo immagini ed informazioni sull’opera all’interno del portale web dell’ente e del sistema Wikimedia, come Wikipedia, Commons e Wikisource.

Di seguito vi inserisco l’ordine del giorno completo:

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CONSIDERATO CHE:

  • Nel 2015 ricorre il centenario della nascita di Alberto Burri, medico, pittore e scultore, artista internazionale che ha occupato un posto di primo piano nella tendenza artistica definita “informale” e che ha contribuito profondamente ai movimenti artistici del XX secolo, rimettendone radicalmente in discussione il concetto e la natura dell’arte stessa. Burri non solo è uno dei più importanti artisti del ‘900 italiano, ma è anche personalità di profondo respiro internazionale; i suoi lavori sono esposti nei più grandi e famosi musei di tutto il mondo, solo per citarne alcuni, Art Institute of Chicago, Museo Guggenheim di New York, Tate Gallery di Londra, Carnegie Museum of Art di Pittsburgh, Mildred Lane Kemper Art Museum alla Washington University, Università della California (UCLA) di Los Angeles, Centre Pompidou di Parigi.
  • La nostra regione ospita la raccolta più esaustiva dell’artista, contando circa 130 opere presenti nella Collezione a Palazzo Albizzini e 128 contenute nell’altra sede espositiva degli Ex Seccatoi del Tabacco, e che il nucleo della medesima ha origine proprio da una prima donazione di 32 opere dallo stesso Burri.

grande nero burri perugiaVALUTATO CHE:

  • Una delle opere più imponenti e misteriose di Burri, il Grande Nero, macchina cinetica scultorea che rientra nel ciclo Orti dell’artista, è esposta dal 1984 in mostra permanente all’interno della Rocca Paolina. La monumentale scultura, privata della giusta esposizione e vincolata agli antichi spazi interni della Rocca, senza la giusta illuminazione e senza adeguati pannelli didattico/informativi, si sottrae alla vista dei passanti e dei turisti.

Il Consiglio Comunale IMPEGNA l’Amministrazione:

1) a promuovere, tramite il Comitato per le celebrazioni dell’anniversario istituito con apposita legge sul centenario di Alberto Burri, con la Fondazione Burri e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, il restauro dell’opera e gli interventi di recupero ed adeguamento con illuminazione e pannelli didattico/informativi, valutando anche la possibilità di conferire all’imponente opera una diversa ubicazione rispetto a quella attuale (ad esempio nel contesto della nuova Biblioteca degli Arconi o dei progetti di rigenerazione urbana), ripensandone l’allestimento che sappia conferire all’opera la giusta visibilità, un’adeguata valorizzazione e un approccio consapevole da parte dei pubblici fruitori, quali passanti e turisti.

2) a dare la dovuta visibilità al “Grande Nero” di Alberto Burri inserendo immagini ed informazioni sull’opera all’interno del portale web dell’ente e del sistema Wikimedia, come Wikipedia, Commons e Wikisource”.