Valorizzare la stanza e le registrazioni di Capitini
A distanza di quasi mezzo secolo possiamo tornare a sentire le idee rivoluzionarie di Capitini direttamente dalla sua voce: grazie alla minuziosa ricerca di Andrea Maori sono stati ritrovati i nastri del convegno «Seminario internazionale sulle tecniche della nonviolenza» che si tenne a Perugia dal primo al dieci agosto 1963 e custoditi per tutti questi anni nella sede nazionale del Movimento Nonviolento a Verona.
Non dovrebbe essercene bisogno, ma questo evento riporta nel nostro quotidiano la figura del cittadino di Perugia, filosofo della non violenza e fondatore della Marcia Perugia-Assisi Aldo Capitini.
La nostra città gli deve molto e la sua vita è indissolubilmente legata ai luoghi di Perugia e alle sue Istituzioni, anche nel senso fisico: infatti, durante la dittatura fascista Capitini si era rifugiato nella torre campanaria di Palazzo dei Priori, come ricorda Mario Spinella nelle sue Memorie della Resistenza.
Proprio la stanza di Capitini con il grande orologio del palazzo comunale fa, oggi, parte della Galleria Nazionale dell’Umbria. Si era scelto di svuotare quell’ambiente suggestivo in memoria di Aldo Capitini, ma poi la stanza è stata di nuovo riempita di suppellettili e computer prima, di quadri e statue in esposizione oggi.
Il ritrovamento dei nastri, con la possibilità di ascoltare la voce del filosofo perugino e la forze delle sue idee, ci offre l’occasione di ripensare la stanza di Capitini come luogo di commemorazione e ricordo, non di passaggio distratto. Per questo facciamo nostra la proposta della Società di Mutuo Soccorso di riportare al vuoto simbolico il luogo che ospitò Capitini, aggiungendo la volontà di farvi risuonare all’intento la sua voce e le sue idee riproducendo i nastri recentemente ritrovati.
Qui di seguito il testo integrale della proposta:
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– Aldo Capitini è stato un filosofo, politico, antifascista, poeta ed educatore italiano. Fu uno tra i primi in Italia a cogliere e a teorizzare il pensiero nonviolento gandhiano, al punto da essere appellato come il Gandhi italiano. Per le sue posizioni non violente e proto-liberalsocialiste rifiuta l’iscrizione al PNF nel 1930, periodo in cui è segretario della scuola Normale di Pisa, e per questo viene licenziato dal direttore dell’istituto Giovanni Gentile.
– Nel 1942, a seguito di una retata della polizia fascista contro il neonato movimento liberalsocialista, viene arrestato e imprigionato per quattro mesi.
– Nel maggio 1943 viene di nuovo arrestato e tradotto nel carcere di Perugia dove rimane fino alla scarcerazione conseguente i fatti del 25 luglio 1943.
EVIDENZIATO CHE:
– La figura di Capitini è indissolubilmente legata a quella della città Perugia, infatti oltre ad essere stato residente all’interno di Palazzo dei Priori (il padre era custode del campanile municipale) ed aver sviluppato molte delle sue tesi filosofiche nella stanza dell’orologio, è stato nominato dal CLN e dal Governo Bonomi Commissario dell’Università per Stranieri nel periodo 1944-46.
– Sempre a Capitini si deve l’idea di istituire la Marcia per la Pace Perugia-Assisi. La prima Marcia si svolse domenica 24 settembre 1961. Voleva essere un corteo nonviolento che testimoniasse a favore della pace e della solidarietà dei popoli. Nel libro Opposizione e liberazione Capitini descrive l’esperienza della marcia: “Aver mostrato che il pacifismo, che la nonviolenza, non sono inerte e passiva accettazione dei mali esistenti, ma sono attivi e in lotta, con un proprio metodo che non lascia un momento di sosta nelle solidarietà che suscita e nelle non collaborazioni, nelle proteste, nelle denunce aperte, è un grande risultato della Marcia”. In questa occasione viene per la prima volta utilizzata la Bandiera della Pace, simbolo dell’opposizione nonviolenta a tutte le guerre.
VISTO CHE:
– Su iniziativa dello stesso Aldo Capitini e di Pietro Pinna, dopo il successo della Marcia per la Pace Perugia-Assisi del 1961, si da avvio ad un lavoro intenso per la creazione della nonviolenza organizzata attraverso il Seminario internazionale sulle tecniche della nonviolenza che si tiene a Perugia dal primo al dieci agosto 1963.
– A distanza di oltre cinquanta anni da questo importante seminario all’interno della sede nazionale del Movimento Nonviolento a Verona sono state recentemente ritrovate, da Andrea Maori, le registrazioni audio di questo seminario in cui riemerge la voce di Aldo Capitini.
– Nelle registrazioni, importanti anche perché sono l’unico audio al momento conosciuto con la voce di Capitini, sono ascoltabili gli interventi di Anna Belardinelli, Vincenzo Bentivegna, Eugenia Bersotti (Eughenes), Joice Cadogan, Peter Cadogan, Guido Calogero, Angelo Li Causi, Luigi Clementi, Danilo Dolci, Franco Ferrarotti, Franco Fornari, Giuseppe Francone, ,Robert Jung, Daniele Lugli, Edoardo Marcucci, Edoardo Martinez, Rosi Menasse, Nini Menichetti, Ettore Nobilini, Enrico Pachetto, Aldo Putelli, Ferdinando Pucciarini, Renè Riggini, Agostino Sanfratello, Giacomo Santucci, Luisa Schippa, Bertil Svahnstrom, Aldo Stella, Riccardo Tenerini, Renzo Zuccherini; ovvero i nomi di alcuni dei protagonisti del mondo culturale e della spiritualità nonviolenta di quegli anni.
VALUTATO CHE:
– A seguito del primo ascolto di questi nastri e di un conseguente dibattito tenutosi presso la biblioteca di San Matteo degli Armeni si è proposto di far ascoltare i nastri nelle scuole così da poter parlare di quelle che sono le sfide di oggi e di domani e di istallare l’audio con la voce di Capitini nella sala a lui dedicata presso la Galleria nazionale dell’Umbria.
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:
– A far si che la stanza di Capitini, che abitava nella torre campanaria all’interno di Palazzo dei Priori, venga sistemata, svuotandola delle suppellettili presenti, rendendola fruibile al pubblico e al suo interno venga diffuso l’audio delle registrazioni del Seminario al fine di ricordare Aldo Capitini e sviluppare negli ascoltatori riflessioni sui temi del pacifismo e della non violenza tanto cari al filosofo perugino.
– A far si che l’Amministrazione comunale si faccia promotrice con l’ufficio Scolastico Regionale e la Direzione Didattica Regionale affinché gli audio del Seminario internazionale sulle tecniche della nonviolenza vengano resi disponibili all’interno delle scuole della nostra Regione e, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, di tutta Italia anche attraverso convegni e dibattiti mirati sui temi del pacifismo e della non violenza.