Una targa commemorativa per ricordare Scarpellini e il suo amore per Perugia
Abbiamo appena presentato la proposta di apporre una targa commemorativa a Pietro Scarpellini sulla parete esterna della Casa della Studentessa in Corso Garibaldi, di fronte alla Soprintendenza.
La richiesta è di farsi, inoltre, promotori con l’Ufficio Scolastico Regionale e la Direzione Didattica Regionale affinché le nuove generazioni conoscano la figura ed il lavoro di Pietro Scarpellini, libero pensatore e una coscienza critica cittadina, non solo da professore, ma soprattutto da cittadino si è impegnato in battaglie civili in difesa dell’arte, dei beni culturali e del paesaggio.
Strenuo difensore dell’articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana (La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione) poiché Pietro Pancrazi, zio di Pietro Scarpellini, gli aveva trasmesso l’amore per l’arte ed era un noto studioso della letteratura italiana chiamato dell’Assemblea Costituente come consulente.
Di seguito il testo della proposta completo:
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PREMESSO CHE:
Come ricorda Eleonora Mancini nel Giornale dell’Arte, Pietro Scarpellini Pancrazi, allievo di Lionello Venturi, arriva a Perugia per insegnare prima Storia dell’Arte all’Università per Stranieri poi Storia dell’Arte medievale a Lettere e Filosofia. Si ricordano le sue fondamentali monografie su Luca Signorelli, Perugino e Bernardino di Betto detto il Pintoricchio e l’edizione critica della guida di Assisi di Fra Ludovico da Pietralunga, ove riannodò i fili della sterminata bibliografia relativa alla basilica francescana e ai cicli pittorici al suo interno. Di notevole valore anche gli studi dedicati al dialogo tra la poesia umbra medievale, le sacre rappresentazioni e l’arte e a Giotto e ai giotteschi. Scarpellini è stato tra i fondatori, nel 1959, della sezione di Perugia di Italia Nostra, da lui presieduta per 23 anni e per la quale ha portato avanti coraggiose battaglie, prima fra tutte quella per la difesa del territorio e del paesaggio perugino.
Scarpellini è stato un libero pensatore e una coscienza critica cittadina, non solo da professore, ma soprattutto da cittadino si è impegnato in battaglie civili in difesa dell’arte, dei beni culturali e del paesaggio. Strenuo difensore dell’articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana (La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione) poiché Pietro Pancrazi, zio di Pietro Scarpellini, gli aveva trasmesso l’amore per l’arte ed era un noto studioso della letteratura italiana chiamato dell’Assemblea Costituente come consulente.
VALUTATO CHE:
A cinque anni dalla scomparsa la Fondazione Orintia Carletti Bonucci e Volumnia Editrice hanno portato avanti un progetto editoriale in tre volumi, a partire dalla raccolta degli scritti che furono capaci di “restituire un profilo, una sostanza e un’anima alla pittura umbra del Trecento”.
IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE:
Ad apporre una targa commemorativa di Pietro Scarpellini (come di seguito) sulla parete esterna della Casa della Studentessa in Corso Garibaldi di fronte alla Soprintendenza, essendo questo uno dei luoghi che contribuì a tutelare e valorizzare.
A farsi promotori con l’ufficio Scolastico Regionale e la Direzione Didattica Regionale affinché che le nuove generazioni conoscano la figura ed il lavoro di Pietro Scarpellini, anche attraverso convegni e dibattiti mirati sui temi a lui cari.