UMBRIA: 460 nuove micro-imprese guidate da giovani
Nonostante la crisi, ci sono stati 460 imprenditori umbri under 30 che, nei primi sei mesi dell’anno, hanno deciso di aprire un’attività . Il dato umbro emerge all’interno di una ricerca dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, secondo la quale in Italia nei primi sei mesi dell’anno le nuove imprese avviate da titolari con d’età inferiore ai 30 anni sono state oltre 52mila. L’indagine – effettuata su dati Ref, Fimaa Milano, Consulente Immobiliare, Mse, Uffici comunali di Statistica, Isae, Istat e Registro Imprese comprende soprattutto le nuove partite Iva, un fenomeno che si può però leggere anche sotto un’altra luce, cioè come tanti lavoratori “convinti” dal datore di lavoro a mettersi in proprio e continuare a fornire come prima, ma non da dipendenti, la loro opera alla stessa azienda. Insomma, la crisi starebbe uff;, spingendo tanti ex dipendenti a reinventarsi imprenditori. Un modo per giocare all’attacco anziché limitarsi a difendere un posto di lavoro sempre più precario a causa delle difficoltà dei mercati.
La classifica dei nuovi giovani micro-imprenditori che hanno aperto aziende individuali è guidata dalla Lombardia con 4.772 imprese avviate da under 30 nei primi sei mesi del 2009, seguita dalla Campania con 3.507 e dal Piemonte con 3.171. Poi il Lazio con 2.481 aziende appena aperte da imprenditori under 30, la Toscana con 2.369, la Puglia (2.257) e la Sicilia (2.334). Numeri ben superiori a quelli della piccola Umbria, che però fa registrare un risultato vicino al Friuli Venezia Giulia (471) e superiore a Trentino-Alto Adige (453), Molise (154), Basilicata (304) e Valle d’Aosta con 58 nuove micro-imprese. Si tratta soprattutto di partite Iva, ma spesso sono ex dipendenti che ora offrono prestazioni in proprio per il vecchio datore di lavoro.