Troppo silenzio su licenziamenti Perugina e ridimensionamento stabilimento Nestlè
Sembrano destinate ad essere due storie parallele quelle della Perugina e delle Acciaierie.
Due eccellenze profondamente differenti, ma entrambe nate nel territorio umbro, entrambe vendute a due multinazionali straniere, entrambe stanno subendo centinaia di licenziamenti da parte della Nestlè la prima e della ThyssenKrupp la seconda.
E qui le storie da parallele prendono due strade profondamente differenti: abbiamo visto la mobilitazione di una città intorno ai licenziamenti all’AST di Terni, il Sindaco e il Comune in prima fila, tutti i cittadini a manifestare per difendere quello che per la città è un simbolo ed uno storico punto di riferimento ancora prima che un volando di sviluppo e un fattore d’occupazione.
Da noi invece un inaccettabile silenzio: nessuno ne parla, il Sindaco e il Comune non pervenuti, niente indignazione neppure di fronte al licenziamento di una lavoratrice disabili e rappresentante sindacale che si aggiunge agli oltre 250 licenziamenti di lavoratori stagionali.
Un silenzio che proveremo a rompere proprio in Consiglio Comunale. Così la domanda sorge spontanea: ma la Perugina non dovrebbe essere le nostre Acciaierie?
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Di seguito la nota stampa:
Il consigliere del PD Tommaso Bori ha presentato due diversi atti concernenti la situazione della Nestlè-Perugina: il primo (un odg) per chiedere alla Giunta di attivarsi rispetto alla situazione d’emergenza che si registra allo stabilimento della Nestlé-Perugina di San Sisto contro il ridimensionamento ed i licenziamenti, il secondo (un’interrogazione) per avere chiarimenti sulle motivazioni del licenziamento di una lavoratrice disabile e sindacalista alla Nestlé – Perugina e sulla volontà di prendere posizione rispetto alla complessa situazione della storica azienda della nostra città”.
“L’azienda Nestlè – Perugina – commenta Bori nel presentare i due documenti – riveste per Perugia la stessa importanza simbolica, economica e sociale che le acciaierie da sempre hanno per la città di Terni, come si è visto in questi giorni con la mobilitazione popolare ed istituzionale che ha coinvolto tutta la cittadinanza. Il Sindaco e la Giunta di Perugia non possono continuare ad ignorare la questione della Perugina – Nestlè, come fatto fino ad oggi, ma devono prendere una posizione chiara in merito ai licenziamenti e al ridimensionamento dello stabilimento di San Sisto”.