Stipendi a 5 stelle: buste paga e promesse mancate degli onorevoli grillini
In questi giorni Grillo, evidentemente a corto di idee, ha lanciato il nuovo V-DAY. Ho trovato la cosa abbastanza comica dato che adesso anche loro fanno parte della “casta” e non mi sembra che in quasi un anno siano riusciti a cambiare neppure una virgola.
Voglio premettere che condivido molti dei temi sollevati dal Movimento 5 Stelle e delle battaglie che portano avanti, ma poi ai proclami devono seguire i fatti. Inoltre non posso condividere per niente i toni volgari che spesso adottano e, tantomeno, l’inamovibile cupola reazionaria di Grillo e Casaleggio che comanda in maniera autoritari il m5s e teleguida i suoi eletti nelle istituzioni.
Dico questo per far capire che non parto prevenuto nei confronti dei Grillini. Alle scorse elezioni, sull’onda emotiva di una volontà di cambiamento, hanno registrato un largo consenso grazie a varie promessa semplici ed efficaci propagandate in lungo ed in largo, una su tutte: i Parlamentari del Movimento 5 Stelle avrebbero guadagnato 2.500 euro. Una vera promessa rivoluzione che gli ha permesso di distinguersi e di solleticare la pancia del paese.
Ma come è andata a finire veramente?
Una prima stranezza che ho notata è che la metà dei cosiddetti “cittadini deputati” del Movimento 5 Stelle non hanno dato il permesso di pubblicare di pubblicare il loro reddito. Una bella contraddizione per chi ha costruito una campagna elettorale sulla trasparenza, come sottolinea l’articolo dell’Huffington Post: http://www.huffingtonpost.it/2013/10/16/m5s-redditi-depuato_n_4105805.html
Tutta questa riservatezza mi ha incuriosito allora sono andato a controllare. Ho fatto bene: i deputati 5 stelle, per essere coerenti fino infondo, hanno uno stipendio a 5 stelle.
Infatti, facendo un paio di conti, lo stipendio di un “cittadino deputato” è ben lontano dalla promessa elettorale di 2.500 euro: per dodici mensilità riceveranno uno stipendio di base pari a 10.435,00 euro, ma questo non è il totale, infatti bisognerà aggiungere vari altri rimborsi. La famosa diaria che sarà di 3.500 euro il mese, a cui si sommano i rimborsi spese per il rapporto con il proprio territorio di elezione che sono altri 3.700 euro.
Qualche rinuncia però l’hanno fatta, evidentemente sentendosi in colpa per la promessa elettorale tradita, non percependo i rimborsi per le spese telefoniche e di viaggio. Solo che sono la voce più bassa dello stipendio, poco più di 500 euro al mese.
Insomma alla fine dei conti guadagneranno quanto promesso in campagna elettorale, ma moltiplicato per 7!
Lungi da me l’idea di giudicarli, certo ora capisco perché solo la metà hanno dato il consenso per la pubblicazione della loro dichiarazione dei redditi. E hanno fatto bene, sennò al prossimo V-DAY qualche vaffa lo avrebbero tirato pure a loro.
p.s. qui sopra trovate in allegato la busta paga di un onorevole grillino, così tanto per non farsi mancare nulla.