Salva Asili, a Perugia 6 strutture su 14 non a norma: con l’ennesima deroga inizino subito gli interventi di messa in sicurezza
La gestione dilettantesca dei servizi scolastici del Comune di Perugia è sotto gli occhi di tutti: oltre alle problematiche giornaliere che utenti, educatori e genitori si trovano a dover affrontare l’ultimo problema, il più grave, è il mancato adeguamento di ben sei asili nido su quattordici alla normativa regionale su qualità e sicurezza. Nel 2014 la Giunta Regionale dell’Umbria aveva già segnalato il problema al Sindaco e concesso una deroga per la sicurezza delle strutture scolastiche dando tempo tre anni l’adeguamento. Il Comune di Perugia, il Sindaco Romizi e l’assessore al ramo Wagué nulla hanno fatto per programmare gli interventi crogiolandosi in un immobilismo che contraddistingue, ormai, l’operato di tutta la Giunta.
Stante, quindi, la situazione attuale sei asili su quattordici non avrebbero riaperto i battenti per il nuovo anno scolastico causando gravi disagi a centinaia di famiglie perugine che si sarebbero ritrovate a dover tenere a casa i propri figli o a doverli iscrivere presso strutture private a costi molto maggiori. Le mancanze del Comune di Perugia e il suo immobilismo sarebbero stati ancora una volta a carico dei cittadini. Per sopperire alle carenze del Comune di Perugia e al fine di garantire la continuità didattica e la salvaguardia del servizio offerto bene ha fatto la Giunta Regionale e l’Assemblea Legislativa dell’Umbria a concedere una ulteriore proroga della deroga del 2014 in scadenza in questi giorni per il Comune di Perugia che consente di effettuare i lavori entro il 2020. Ma vincolando detta proroga al rispetto di determinati paletti: la Giunta, infatti, dovrà individuare entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione per il 2018 e comunque non oltre il 30 giugno 2018, gli interventi da realizzare e la programmazione finanziaria degli investimenti, trasmettendo i relativi atti deliberativi agli uffici regionali.
Vista la grave situazione, dovuta anche ai tre anni di tempo perso da parte di Sindaco e Assessore, chiediamo si provveda a riferire quanto prima in sede di Commissione prima e Consiglio poi sui tempi e sui costi degli interventi di adeguamento e sul reperimento dei fondi necessari e che questi provvedimenti vengano posti in essere nel più breve tempo possibile onde evitare che si ripeta una situazione simile a quella attuale.
Di seguito il testo integrale della proposta:
PREMESSO CHE:
Il nido d’infanzia è un servizio educativo e sociale di interesse pubblico aperto a tutte le bambine e a tutti i bambini di età compresa tra i tre e trentasei mesi. Esso concorre, insieme alle famiglie, alla loro crescita e formazione, è finalizzato alla loro educazione e socializzazione per favorirne il loro sviluppo armonico, ed è inoltre diretto al sostegno alle famiglie nella loro educazione e cura;
I Comuni sono gli enti competenti non solo in ambito di edilizia scolastica, ma anche nel settore della scuola d’infanzia. Spetta, quindi, al Comune di Perugia la gestione degli asili nido pubblici, includendo in essa anche le decisioni su aperture e chiusure, programmi ed iscrizioni;
VALUTATO CHE
Nel Comune di Perugia sei strutture su quattordici di proprietà dell’ente risultano non rispettare la normativa regionale che nel 2014 prevedeva una deroga per l’adeguamento da effettuarsi entro il 31 agosto 2017, ma nulla è stato fatto.
Le sei strutture quindi si troverebbero nell’impossibilità di riaprire per il nuovo anno scolastico.
In base all’articolo 12 della Legge regionale n. 30 del 2005 è previsto che:
“1. I Comuni autorizzano i servizi di carattere educativo pubblici e privati di cui all’ articolo 2 , nell’ambito del proprio territorio.
2. La Giunta regionale disciplina i criteri generali e le modalità per la concessione dell’autorizzazione.
3. Per ottenere l’autorizzazione di cui al comma 1 , i soggetti richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
a) disporre di strutture con le caratteristiche e gli standard previsti dal Piano triennale di cui all’ articolo 9;
b) disporre di personale in possesso dei titoli di studio previsti dalla normativa vigente;
c) disporre di una équipe multi professionale;
d) disporre di una struttura che garantisca la sicurezza ambientale;
e) disporre di una struttura conforme in termini urbanistici, edilizi ed igienico-sanitari;
f) disporre di spazi adeguati;
g) disporre di materiali idonei per l’attività pedagogica;
h) disporre di un progetto educativo del servizio;
i) disporre di un regolamento di funzionamento;
l) applicare al personale dipendente il contratto collettivo nazionale di settore, secondo il proprio profilo professionale;
m) applicare il rapporto numerico educatori/bambine e bambini iscritti definito dal Piano triennale;
n) applicare, in caso di erogazione dei pasti la normativa vigente, adottando regimi dietetici adeguati, ed attuando gli indirizzi previsti in ambito socio-sanitario, attraverso le tabelle approvate dalla ASL competente con l’indicazione di preferenza per cibi biologici e cibi senza OGM.
4. L’autorizzazione ha durata triennale e può essere rinnovata previa verifica del possesso dei requisiti.
5. La Giunta regionale istituisce il registro dei soggetti e dei servizi autorizzati dai Comuni.”
EVIDENZIATO CHE:
La Giunta regionale dell’Umbria il 25 luglio scorso, individuando come necessità primaria la continuità didattica e la salvaguardia del servizio offerto, ha approvato, ha deciso di prorogare al 31 agosto 2020 gli interventi di adeguamento degli asili nido.
La Commissione regionale competente ha recepito ed approvato la proposta della Giunta il 31 luglio e l’Assemblea Legislativa regionale l’ha approvata il 2 agosto scorso. Alternativamente gli asili nido del comune di perugia non a norma di legge non avrebbero potuto riaprire e gli iscritti in queste strutture non avrebbero potuto accedere al servizio.
CONSIDERATO CHE:
Onde evitare che si ripeta una soluzione simile la Regione ha stabilito che i comuni individuino, entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione per il 2018 e comunque entro e non oltre il 30 giugno 2018, gli interventi da realizzare e la programmazione finanziaria degli investimenti, trasmettendo i relativi atti deliberativi all’Amministrazione regionale.
SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A:
Ad ottemperare alle richieste della Regione Umbria e ad effettuare nel più breve tempo possibile tutti gli interventi di miglioria necessari per garantire il rispetto delle normative vigenti.
A riferire in commissione sui tempi e sui costi degli interventi di adeguamento e sul reperimento dei fondi necessari