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24
Giu

Riscontri del Patto per la Sicurezza (2008) e del Patto per Perugia Sicura (2011) in materia di personale, mezzi, strumenti e fondi per le Forze dell’Ordine utili alla sicurezza in città  e nelle frazioni

polizia-stazione-perugiaAltra tappa del serrato dibattito sul tema della sicurezza a Perugia. Ciò in virtù della presentazione di un’interrogazione sul punto da parte di Tommaso Bori. Il consigliere comunale propone due quesiti alla Giunta per conoscere, da un lato, i numeri circa l’eventuale potenziamento degli organici di polizia, promesso dai Ministeri firmatari dei patti per la sicurezza e per Perugia sicura; dall’altro i temi trattati ed i risultati ottenuti attraverso il comitato per la sicurezza.

Il consigliere del P.D. ha evidenziato che sono stati siglati vari accordi tra Forze dell’Ordine, Istituzioni ed Enti Locali per migliorare lo stato di ordine e pubblica sicurezza nella Città di Perugia tramite la prevenzione, il contenimento e il contrasto dei vari fenomeni criminali legati al mondo della droga.

Tuttavia, nonostante l’impegno di Istituzioni ed Enti Locali, il fenomeno del narcotraffico, della lavorazione di stupefacenti e dello spaccio delle droghe rimane una problematica prioritaria che genera sempre maggiore insicurezza tra i cittadini. Per porre un freno a tale situazione, pertanto, Bori ha interrogato l’Esecutivo circa la necessità di sollecitare nelle sedi opportune, quali il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e il Gruppo di lavoro per la Sicurezza, la predisposizione di azioni congiunte e coordinate delle Forze dell’Ordine per il contrasto al narcotraffico, la lavorazione della droga e lo spaccio di stupefacenti, anche tramite iniziative simboliche nei luoghi di spaccio quotidiano nel centro storico nelle ore di maggior affluenza di giovani, studenti e cittadini, sul modello delle numerose operazioni pianificate dalla Guardia di Finanza in località simbolo quali Cortina, Courmayeur, Forte dei Marmi, Milano e Roma che hanno avuto un riscontro molto positivo.

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Il Sindaco Boccali ha risposto agli interrogativi, sottolineando che già dal 2008 l’Amministrazione ha informato le istituzioni nazionali della necessità di intensificare la lotta allo spaccio di droga. Ciò è avvenuto, in particolare, all’atto della firma del patto con l’allora Ministro Maroni, quando proprio Boccali manifestò l’opportunità di dotare le forze dell’ordine di più uomini, con l’obiettivo di contrastare a fondo i fenomeni dello spaccio e della presenza sul territorio di cittadini stranieri irregolari.

“Negli ultimi mesi sono stati raggiunti risultati importanti, con operazioni sul campo che confermano il fenomeno, ma anche la forte presenza delle forze dell’ordine. Ciò non è ancora sufficiente e mi auguro che l’arrivo a Perugia del reparto anticrimine in Questura possa portare ulteriori risultati”.

Il Sindaco ha espresso preoccupazione, poi, per l’annunciata riduzione di risorse sia economiche che umane voluta dal Governo nazionale soprattutto con riferimento all’arma dei Carabinieri. Tuttavia i vertici del corpo citato hanno espresso la volontà di non ridurre il personale per l’attività di controllo del territorio, ma di puntare ad ottenere una riduzione delle risorse operando sul mero accorpamento delle caserme.

“Siamo, comunque, sempre disponibili ad incontrarci con le forze dell’ordine per ogni tipo di collaborazione ed, in particolare, per condividere ipotesi di riorganizzazione sul territorio. Ma sempre con l’obiettivo di non procedere contestualmente ad alcuna riduzione del servizio”.

Insomma per Boccali, pur nelle difficoltà, la collaborazione con le forze dell’ordine resta ottima, come confermano i risultati. Tuttavia per il futuro non c’è alcuna intenzione di abbassare la guardia.

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Di seguito l’interrogazione:

CONSIDERATO CHE:

-Nel 2008 è stato firmato il Patto per la Sicurezza dal Ministro dell’Interno Giuliano Amato, dal Prefetto di Perugia Enrico Laudanna, dalla Presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti, dal Presidente della Provincia Giulio Cozzari e dal Sindaco di Perugia Renato Locchi.

-Nel 2011 è stato rinnovato il Patto per Perugia Sicura dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni, dal Prefetto di Perugia Enrico Laudanna, dalla Presidente della Regione Catiuscia Marini, dal Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi e dal Sindaco di Perugia Wladimiro Boccali.

-In questi anni sono state portate avanti dall’amministrazione comunale perugina importanti ed impegnative scelte in materia di sicurezza, una serie di interventi e di iniziative, dall’illuminazione notturna agli impianti di videosorveglianza, dalle ordinanze sindacali al controllo della circolazione, fino alle azioni di polizia municipale e ai provvedimenti in materia di uso dei fondi.

RITENIAMO CHE:

– La sicurezza di una comunità è un tema così delicato, difficile, complesso, da non prestarsi ad una strumentalizzazione. Tanto più se non si hanno le carte in regola in materia di coerenza. Non è coerente, infatti, fare di questo problema, anche forzandolo, un punto prioritario della campagna elettorale, promettere interventi risolutivi per poi, semplicemente, come ha fatto la destra al governo, tagliare le risorse, i mezzi e gli uomini. I primi a denunciare questa situazione sono, del resto, gli stessi operatori delle forze dell’ordine.

– L’ordine di una città non è affidata a provvedimenti clamorosi, tanto meno mediatici. E’ una guerra che si combatte giorno dopo giorno, notte dopo notte, sulle strade e non solo. La si combatte lavorando sull’intelligence, sul presidio del territorio, sulla presenza costante delle pattuglie, sul lavoro continuativo. Ci vogliono mezzi all’avanguardia, tecniche avanzate e, soprattutto, uomini adeguatamente addestrati e motivati, non solo parole e slogan.

Si interroga l’AMMINISTRAZIONE COMUNALE riguardo:

– Al potenziamento degli organici, dei mezzi e degli strumenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza che era ed è un punto fondamentale sia del Patto per la Sicurezza, sia del Patto per Perugia Sicura.

– Ai temi trattati e ai risultati ottenuti attraverso il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e al Gruppo di lavoro per la Sicurezza che coordina politiche amministrative e azioni congiunte delle Forze di Polizia con l’ausilio delle Polizia Locali.