Piano di riqualificazione per Turreno, Lilli, ex-Standa/Coin

La questione delle grandi superfici private in Centro Storico non può essere affrontata in maniera disorganica con singoli provvedimenti isolai o iniziative spot, come l’oltre mezzo milione di euro per la ristrutturazione del Pavone.

Serve un piano complessivo per la riqualificazione di tutte le grandi superfici private del centro storico, oggi inutilizzate. Il riferimento è, in particolare, ai locali ex Standa e Coin, ex Cinema Lilli ed ex cinema Turreno.

Con questa proposta vogliamo sollecitare l’adozione rapida di azioni concrete, con l’obiettivo di dare un impulso decisivo alla vitalità dell’acropoli, ritenendola strettamente legata ai temi della vivibilità e sicurezza.

Di seguito l’odg integrale:

———-

Considerato che:

–    Il Comune di Perugia ha investito sul Teatro del Pavone, struttura di proprietà privata, prima 200.000 euro di fondi pubblici provenienti dal Piano Urbano Complesso e poi altri 350.000 euro provenienti dalla Cassa di Risparmio per interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento alla normativa antincendio, per un totale di 550.000 euro di fondi investiti sulla struttura.

–    L’acropoli perugina ospita grandi superfici di proprietà privata, oltre al Pavone, che sono entrate in disuso da anni, in alcuni casi da decenni, senza alcun progetto che preveda un futuro re-impiego o nuova destinazione d’uso, la loro riqualificazione o un ipotetico riutilizzo sia nel breve che nel lungo periodo. A titolo esemplificativo possono essere citati il Cinema Teatro Lilli, l’Area ex-Coin ex-Standa e Cinema Turreno.

Valutato che:

–    La vivibilità e la sicurezza di una città sono legate a doppio filo alla sua vitalità in campo sociale e culturale. Per questo grandi superfici come quelle sopracitate rappresentano prima di tutto un’occasione persa per poter vivere spazi urbani nel Centro Storico e fruire di iniziative, eventi e manifestazioni. Inoltre offrono ampie aree non vissute nel centro storico che rappresentano terreno fertile per la micro-criminalità.

Rilevato che:

–     Le problematiche legate alla vivibilità e alla sicurezza del Centro Storico interessa tutti, in primo luogo istituzioni, enti locali e forze dell’ordine, ma non in misura minore i singoli cittadini, in maniera particolare gli operatori economici, i commercianti, gli artigiani e i liberi professionisti che costituiscono il tessuto vitale dell’acropoli. E’, dunque, imprescindibile una sinergia tra pubblico e privato, che veda nei secondi soggetti i protagonisti di un progetto di rilancio di tutta l’acropoli ed in particolare delle loro proprietà.

Impegna il Sindaco e la Giunta:

–    a presentare un piano complessivo di riqualificazione che non si occupi di una struttura per volta singolarmente, ma riorganizzi in maniera organica le grandi superfici private inutilizzate nel Centro Storico (es. Cinema Teatro Lilli, Area ex-Coin ex-Standa e Cinema Turreno), con progettualità di riapertura e rilancio futuri, messe in campo di concerto con le rispettive proprietà.