Ordine del giorno sulla Rete Bibliotecaria e le Aule Studio
PREMESSO CHE:
- Il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Perugia, con un investimento di 250.000 euro per tre anni, assicurerà l’apertura continuata dalle 8 alle 22 nelle due maggiori strutture d’ateneo: la biblioteca giuridica nella Conca e quella di scienze umanistiche in piazza Morlacchi.
-Â Tutte le strutture bibliotecarie di pertinenza del comune hanno come orario di apertura o dalle 8:30 alle 18:30 o dalle 9:30 alle 19:30, dunque nessuna in orario serale.
CONSIDERATO CHE:
- La popolazione studentesca ha più volte sollecitato sia le amministrazioni universitarie, che gli enti locali, per risolvere la problematica connessa agli orari ridotti di biblioteche ed aule studio. Soprattutto se la situazione viene messa a confronto con gli standard europei e rapportata alle università straniere.
PROPONIAMO CHE:
- Vengano convocati i rappresentanti degli studenti delle strutture presenti nel territorio perugino eletti nella consulta provinciale per le scuole superiori e nel consiglio degli studenti per l’università . La convocazione è finalizzata a raccogliere le problematiche e i suggerimenti sollecitate dai rappresentanti, ma che provengono da tutti gli studenti perugini, in materia di biblioteche, spazi studenteschi ed aule studio.
-Â Il Comune di Perugia si impegni a mettere in atto tutte le azioni necessarie ad adeguare gli orari di apertura delle biblioteche comunali agli standard europei e alle richieste degli organi collegiali degli studenti.
- Il Comune di Perugia si faccia promotore di accordi e sinergie con le amministrazioni universitarie e gli altri entri locali con la finalità di organizzare e coordinare la rete bibliotecaria, gli spazi studenteschi e le aule studio nella maniera più razionale ed omogenea possibile.
Per il gruppo consiliare del
Partito Democratico
Tommaso BORI
250.000 euro… mezzo miliardo delle vecchie lire…. ottima iniziativa se presa al di fuori del contesto e della situazione attuale delle nostre università , ma viste le condizioni talvolta penose sia dei corsi che delle strutture, siamo proprio sicuri che sia il modo migliore per spenderli? sul rapporto con le università straniere probabilmente non è l’elemento che pesa di più.
*modalità provocazione costruttiva:off*