Nuova politica per il Centro Storico: coinvolgimento e responsabilizzazione dei Giovani
Da mesi ormai le associazioni studentesche Sinistra Universitaria – UdU e Altra Scuola – RdS sono impegnate per una nuova politica per il centro storico cittadino, alla luce anche delle problematiche riscontrate su accessibilità e promozione culturale.
“Non criminalizzare una generazione – richiede Leonardo Esposito, Coordinatore della Sinistra Universitaria – UdU  – Troppo spesso i giovani sono stati visti come una problematica da gestire e non come una risorsa attiva per il nostro territorio. Pensiamo che sia giunto il momento per un reale coinvolgimento delle associazioni studentesche nell’affrontare un piano complessivo che sappia valorizzare la convivenza tra studenti e residenti e che contrasti allo stesso tempo i fenomeni di degrado e abbandono che da tempo colpiscono il cuore della nostra città â€.
La proposta lanciata dalle associazioni studentesche vede alcuni punti chiave, ma in primo luogo viene rilanciata con forza la necessità di una nuova idea di mobilità e accesso al centro storico.
“Da tempo chiediamo†continua Esposito “l’attivazione di una linea circolare notturna che possa collegare le aree di maggior interesse cittadino con le residenze universitarie e i quartieri a maggior concentrazione studentesca. Oltre all’apertura prolungata degli ascensori e delle scale mobili che permettono l’accesso al centroâ€.
“La sfida che abbiamo di fronte – commenta Tiziano Scricciolo, Coordinatore di Altra Scuola – RdS – non sono banali e richiedono sicuramente il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti interessati. Anche il fenomeno del contrasto al degrado deve vedere associazioni e proprietari dei locali come parte attiva. Ribadiamo allo stesso tempo il ruolo che devono avere le forze dell’ordine nel contrasto dei traffici; ruolo questo, che non possiamo certo attuare noi studentiâ€.
Gli studenti richiedono anche una maggiore concertazione sul tema delle ordinanze restrittive per i locali in orario serale.
“Pensiamo†conclude Scricciolo “che sia necessario sviluppare un nuovo approccio anche nei confronti dei locali, andando a premiare quelli che abbiano adeguati servizi igienici piuttosto che quei locali che effettivamente organizzano eventi culturali. Non solo è possibile così riconoscere e differenziare la realtà oggi presente, ma si procede anche ad una forte azione di stimolo e incentivo per tutto il centroâ€.
Il documento quindi rilancia la necessità di un maggior coinvolgimento delle associazioni che veda anche una maggiore responsabilizzazione rispetto a queste tematiche e che porti a un nuovo “patto†tra giovani e amministrazione.
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Da anni la vivibilità e la promozione culturale e sociale del centro storico della città di Perugia rappresenta una problematica aperta, tanto per i residenti, quanto per i giovani che trascorrono molte ore in questa parte della città . La presenza nel nostro centro di importanti sedi universitarie rappresenta una insostituibile risorsa culturale, sociale ed economica, attirando migliaia di giovani da comuni limitrofi o da altre regioni.
Se la presenza di molti giovani costituisce, ovviamente, una risorsa fondamentale per lo sviluppo della città intera, richiede allo stesso tempo una particolare attenzione per elaborare soluzioni condivise che sappiano valorizzare la convivenza tra residenti e studenti, evitando in modo generico di arrivare a criminalizzare una intera generazione.
In questo contesto, sicuramente complesso e variegato, è quindi necessario promuovere un dialogo diretto tra residenti, giovani, proprietari di esercizi commerciali del centro storico, forze dell’ordine e amministrazione comunale. Auspichiamo in particolare la possibilità di arrivare a formulare un nuovo patto, proprio tra l’amministrazione comunale e i giovani, che sappia valorizzare il ruolo attivo che in questi anni si è dimostrato da parte di quelle associazioni studentesche che hanno elaborato soluzioni innovative e hanno cercato sempre una piena condivisione di ogni intervento volto a rilanciare il ruolo del centro storico perugino.
Coinvolgimento attivo e responsabilizzazione
La presenza di una nutrita popolazione giovanile rispetto alle altre città è sicuramente una risorsa, ma avanza allo stesso tempo l’esigenza di progettare gli spazi e i servizi per coniugare le differenti richieste e sviluppare una sinergia strategica per rilanciare il ruolo del centro come punto vitale della città di Perugia.
In questo contesto la partecipazione diretta e il protagonismo tanto dei residenti, quanto dei giovani e delle associazioni studentesche, costituisce un valore aggiunto da sfruttare in tutte le sue potenzialità , richiamando in primis una diretta responsabilizzazione di tutti gli attori in campo.
Ognuno deve fare la sua parte a seconda del suo ruolo e non soltanto scaricare la responsabilità a seconda della comodità e degli interessi di parte.
L’accesso al centro storico e le politiche della mobilità hanno, purtroppo, subito negli ultimi anni attacchi strumentali e sono state oggetto di polemiche tese unicamente a contrastare l’azione dell’amministrazione.
A nostro avviso la tematica della mobilità è, invece, complessa e come tale richiede un’analisi che sappia guardare oltre il singolo problema e possa così tracciare una visione globale per la nostra città e di come essa si sviluppa e si presenta, anche agli occhi dei giovani studenti e lavoratori.
Non dobbiamo oggi guardare tanto all’esigenza di poter usufruire in modo incondizionato dei mezzi di trasporto privato per gli spostamenti legati sia alle esigenze lavorative o di studio, che di socialità e svago.
Occorre ribadire fermamente come debba essere garantito il Diritto alla Mobilità per tutti i cittadini. E questo diritto deve essere garantito anche a prescindere dal trasporto privato, per questo è necessario prima di tutto prevedere forme di trasporto collettivo e pubblico che sappiano coprire la richiesta proveniente da tutti i cittadini.
La problematica principale per gli studenti fuorisede e i giovani perugini, in tal senso, è costituita dall’assenza di un servizio di trasporto in orario serale. Come associazioni studentesche ci siamo da tempo dimostrate interessate attivamente e in modo propositivo rispetto a questa tematica, arrivando anche a proporre l’attivazione, inizialmente in via sperimentale, di una linea circolare notturna che possa collegare le residenze studentesche dell’ADiSU presenti a Perugia, i vari quartieri studenteschi ed i punti di maggiore interesse universitario e cittadino.
Riteniamo che sia altrettanto importante promuovere l’accesso al centro storico tramite l’apertura degli ascensori e delle scale mobili in orario serale e per tutto l’anno solare, magari prima sperimentando il servizio nel fine settimana.
Pensiamo, infine, che debbano essere previste anche agevolazioni sulle tariffe rivolte ai giovani per l’accesso ai parcheggi intorno al centro storico, specie in orario serale e notturno, prevedendo anche la possibilità di usufruire di un abbonamento gratuito per uno dei parcheggi che circondano le cinta murarie della città da collegare alla Perugia Carta Giovani.
Controllo e contrasto allo spaccio
Una piena responsabilizzazione di tutti gli attori in campo richiede anche una nuova politica di contrasto al disagio giovanile e ai fenomeni di spaccio che troppo spesso, come in questi giorni, portano Perugia alla ribalta della cronaca nazionale in tema di abuso di droga e morti per overdose.
E’ necessario in questo contesto dividere la problematica in due aspetti.
Se infatti da un lato c’è con tutta evidenza un problema di tipo sociale, che interroga in primo luogo proprio quei soggetti di rappresentanza sociale dei giovani, questo non può e non deve essere confuso con un problema di ordine pubblico.
Le forze dell’ordine sono in particolare chiamate a svolgere un ruolo di contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, che non può essere delegato a nessun altro soggetto, tanto meno agli enti locali o alle istituzioni scolastiche ed universitarie.
Tuttavia, nell’ottica di un diretto coinvolgimento delle associazioni studentesche, è necessario aprire una concertazione anche con l’amministrazione comunale, al fine di leggere più attentamente e comprendere a fondo i fenomeni di degrado che colpiscono la nostra città , le cause che li comportano e, quindi, proporre soluzioni che sappiano affrontare tutti gli aspetti della problematica.
Un ruolo importante a riguardo è rivestito però anche dalle istituzione universitarie e scolastiche, che sono chiamate in questo contesto a sviluppare un’azione di educazione alla salute, da un lato, e alla piena comprensione del fenomeno sociale ed economico da parte degli studenti.
Ma anche i locali ed i loro gestori devono fare la loro parte, non prestando il fianco a chi spaccia o a chi abusa nei loro spazi, ma controllando attentamente e diventando anch’essi un’utile presidio di legalità .
Un nuovo centro con nuove regole
Le problematiche messe in luce richiedono chiaramente un intervento diretto dell’amministrazione, così come un diretto coinvolgimento dei proprietari dei locali del centro storico e delle associazioni studentesche.
Per questo riteniamo che la previsione di ordinanze restrittive per l’apertura dei locali o che riguardino, comunque, la vita serale e notturna del centro storico, debbano essere preventivamente concertate con le parti in causa. Questo strumento, già più volte chiamato in causa, non può e non deve essere un semplice strumento punitivo per i gestori e repressivo per i giovani, ma pensiamo che invece possa rappresentare, se opportunamente utilizzato, un’importante fattore di stimolo per la risoluzione di alcune problematiche storiche per la vita serale del centro.
In particolare pensiamo che nello strumento delle ordinanze restrittive vadano individuati criteri incentivanti che possano premiare i locali “virtuosi†e distinguerli dagli altri, al fine di evitare generalizzazioni.
Va premiato, quindi, chi si dimostra attivo nel contrasto dei fenomeni di degrado prevedendo, a titolo esemplificativo, il controllo delle strade e la facilitazione del passaggio delle macchine tramite, la presenza di bagni pubblici ed accessibili all’interno del locale, l’organizzazione di iniziative culturali e di promozione da parte dei gestori stessi.
Questo diverso approccio alla problematica permetterebbe, da un lato, un più sentito coinvolgimento di tutti i diversi soggetti, anche in fase preliminare, e, dall’altro lato, rappresenterebbe un effettivo incentivo per un concreto miglioramento della vivibilità , anche serale, del centro storico.
Poiché noi siamo e rimaniamo convinti che nulla faccia più sicurezza e contrasto alla criminalità di un centro vissuto e vivibile da parte di tutti, tanto giovani studenti e lavoratori, quanto famiglie ed adulti.