3
Ott
Istituzione Orti Sociali nel Comune di Perugia
Tommaso Bori lancia l’idea dell’istituzione a Perugia degli orti sociali, un sistema per favorire la socialità , il recupero di antiche tradizioni ed il contatto con l’ambiente.
Il consigliere del P.D., in particolare, evidenzia come quella del cosiddetto “agricivismo†(sperimentazione di attività agricole in città ) rappresenti una pratica finalizzata al miglioramento della vita civica e della qualità ambientale in città .
Di seguito la mozione:
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PREMESSO CHE:
– Il nuovo fenomeno dell’agricivismo, secondo la definizione data dallo storico dell’urbanistica statunitense Richard Ingersoll in “Sprawltownâ€, consta della sperimentazione delle attività agricole in zone urbane per migliorare la vita civica e la qualità ambientale e paesaggistica della città . L’agricivismo prevede il coordinamento di molteplici attività agricole in città , un’estesa partecipazione integrata ed una diffusa coscienza ambientalista. Sostenendo con questo la promozione della funzione sociale dell’agricoltura in città e mettendo in secondo piano quella economica e produttiva di massa.
– Per fronteggiare la crisi economica e finanziaria in corso, almeno per la parte che riguarda la contrazione della ricchezza familiare, possiamo imboccare due percorsi diversi. Il primo, volto a comprimere i consumi oggi per risospingerli domani, se e quando il reddito oggi ridotto tornerà a salire. Il secondo, volto a promuovere anche il cambiamento negli stili di vita verso una maggiore “sobrietà †e “sostenibilità â€.
– Le nuove generazioni, in particolare bambini ed adolescenti, hanno completamente perso il contatto con la natura e con l’ambiente. Spesso riscontrano difficoltà a comprendere la provenienza del cibo che consumano, il concetto di crescita delle di piante ed ortaggi, il loro ciclo di vita collegato al susseguirsi delle stagioni e al cambiamento atmosferico. Temi cruciali che potrebbero essere recuperati tramite il prendersi cura di piante da fiore, da frutto ed ortaggi caratteristico degli orti sociali, anche con scopo educativo e didattico.
– La città di Pisa ha proposto di utilizzare gli spazi degli orti comunali per installare, accanto alle zone coltivate, pannelli fotovoltaici e mini-generatori eolici, così da abbattere l’emissione di CO2 e il consumo di energia elettrica, producendo la stessa da fonti rinnovabili ed ecologiche.
CONSIDERATO CHE:
– l’«agricivismo» prevede che almeno una parte di ogni sito urbano sia reso coltivabile. La coltivazione, sinonimo del prendersi cura, fonda un nuovo senso di appartenenza e quindi di responsabilità verso lo spazio urbano e il verde che ne fa parte. Si possono riconvertire i tetti, i parcheggi, i terreni liberi. L’«agricivismo» richiede la partecipazione attiva dei cittadini, questa partecipazione rende più «urbano» ogni spazio perché crea legami sociali, può rispondere a un fabbisogno locale, può coinvolgere le parti più deboli delle società . E può insegnare ai bambini, che hanno un’idea industriale del cibo, da dove vengono le cose che loro stessi mangiano.
– Gli orti urbani hanno lo scopo di recuperare le tradizionali attività manuali e favorire l’aggregazione dei cittadini, consentendo nel contempo ai più “anziani†un sereno utilizzo del tempo libero, favorendo altresì la socialità dei medesimi. Ogni finalità di lucro è assolutamente esclusa, in quanto la valenza economica indirettamente conseguita è costituita unicamente dalla gratificazione del lavoro colturale svolto. È altresì promossa, per la gestione ottimale degli orti, la coltivazioni biologiche, con un uso dei prodotti chimici di sintesi limitato allo stretto indispensabile, anche se ovviamente risulta preferibile la totale assenza dell’utilizzo dei prodotto chimici.
Il CONSIGLIO COMUNALE impegna l’AMMINISTRAZIONE:
1) ad istituire gli Orti Sociali del Comune di Perugia al fine di favorire la biodiversità , la coltivazione personale e l’autoproduzione come mezzo per contrastare la perdita di potere d’acquisto delle famiglie conseguente alla crisi economica e finanziaria. Ma anche allo scopo di recuperare luoghi e pratiche di socialità , oltre che tradizioni antiche e contatto con l’ambiente, la natura e la terra. In particolare riducendo l’impatto ambientale dei prodotti dovuti allo spostamento delle merci, secondo il criterio dei consumi a chilometri zero. L’agricivismo, come tutte le esperienze di consumo critico, vuole immettere una domanda di eticità nel mercato, per indirizzarlo verso un’economia che ponga al centro le persone e le relazioni.
2) a favorire la diffusione e la conservazione di pratiche sociali e formative tipiche della vita rurale permettendo l’accesso agli Orti Sociali del Comune di Perugia in forma individuale, familiare o di gruppo in cui indicato il responsabile, anche a scopo educativo e didattico per le nuove generazioni, in particolare bambini ed adolescenti.
3) tramite l’unità operativa Patrimonio a riconvertire spazi urbani, quali tetti, parcheggi, terrazzamenti, e terreni liberi in Orti Sociali per la cittadinanza, rendendo così produttive e vitali zone che ad ora sono inutilizzate e improduttive.