Chiusura dei locali luogo di spaccio e di ritrovo tra spacciatori e clienti
Ancora il tema della sicurezza e del contrasto alla criminalità è stato al centro della successiva interrogazione presentata da Tommaso Bori. Il consigliere del PD ha ricordato che sono stati siglati vari accordi tra Forze dell’Ordine, Istituzioni ed Enti Locali per migliorare lo stato di ordine e pubblica sicurezza nella Città di Perugia tramite la prevenzione, il contenimento e il contrasto dei vari fenomeni criminali legati al mondo della droga.
Nonostante l’impegno di Istituzioni ed Enti Locali il fenomeno del narcotraffico rimane una problematica prioritaria, tanto che molti giovani, studenti e cittadini lamentano il costante spaccio all’interno di alcuni locali specifici della nostra città , in particolare nel centro storico.
In considerazione di ciò, Bori ha interrogato l’Amministrazione: 1) sulle azioni portate avanti nell’applicazione del Patto per la Sicurezza e del Patto per Perugia sicura; 2) sulla necessità di sollecitare nelle sedi opportune, quali il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e il Gruppo di lavoro per la Sicurezza, l’urgenza di chiudere i locali che sono luogo abituale di traffico di stupefacenti, nonché punto di ritrovo di spacciatori.
Il Sindaco Boccali ha risposto alle domande di Bori, precisando che è ben nota la discussione in atto su questo tema a livello nazionale, con specifico riferimento ai poteri di ordinanza esercitabili dai Sindaci. Su questo aspetto sono intervenute sentenze della Corte Costituzionale che hanno di fatto circoscritto la lettera della legge, limitando i provvedimenti dei Sindaci alle mere situazioni di urgenza.
La potestà principale sul punto, dunque, è stata di fatto affidata al Tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, deputato a procedere ai controlli ed all’emissione dei conseguenti provvedimenti di chiusura dei locali irregolari. Sulla scorta delle relazioni del tavolo, poi, lo stesso Sindaco di Perugia ha provveduto ad emettere alcune ordinanze contingenti che hanno riguardato principalmente locali situati nella zona di fontivegge. L’auspicio, tuttavia, è che continuino e si intensifichino i rapporti di collaborazione e dialogo tra l’Amministrazione Comunale e le associazioni degli esercenti; solo così, infatti, potranno essere raggiunti risultati apprezzabili sulla materia.
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Di seguito l’interrogazione:
CONSIDERATO CHE:
– Sono stati siglati vari accordi tra Forze dell’Ordine, Istituzioni ed Enti Locali per migliorare lo stato di ordine e pubblica sicurezza nella Città di Perugia tramite la prevenzione, il contenimento e il contrasto dei vari fenomeni criminali legati al mondo della droga.
-Una maggiore garanzia di presidio territoriale e di controllo diffuso dovrebbe arrivare, grazie al Patto per la Sicurezza (2008) e al Patto per Perugia Sicura, dalla video-sorveglianza e l’illuminazione notturna delle zone più colpite dal fenomeno dello spaccio, oltre che dall’istituzione della Polizia di Prossimità e del Nucleo di Prossimità costituite da poliziotti, carabinieri e vigile di quartiere.
VALUTATO CHE:
-Nonostante l’impegno di Istituzioni ed Enti Locali il fenomeno del narcotraffico, della lavorazione di stupefacenti e dello spaccio delle droghe rimane una problematica prioritaria che genera sempre maggiore insicurezza tra i cittadini.
– Molti giovani, studenti e cittadini lamentano il costante spaccio, spesso insistente e molesto, all’interno di alcuni locali specifici della nostra città , in particolare nel centro storico, anche a ridosso dei presidi delle Forze dell’Ordine che rimane tuttavia impunito.
Si interroga l’AMMINISTRAZIONE COMUNALE riguardo:
– Le azioni portate avanti nell’applicazione del Patto per la Sicurezza e del Patto per Perugia sicura in cui le Forze dell’Ordine e le Polizie Locali si impegnano a dare maggiore impulso alla ricerca di azioni integrate finalizzate al rafforzamento delle iniziative di controllo di pubblici esercizi e locali di intrattenimento nella verifica della presenza del fenomeno di spaccio al loro interno.
– La necessità di sollecitare nelle sedi opportune, quali il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e il Gruppo di lavoro per la Sicurezza, l’urgenza di chiudere i locali che sono luogo abituale di traffico di stupefacenti, nonché punto di ritrovo di spacciatori, clienti e tossicodipendenti, come già avviene normalmente in numerosi comuni che devono affrontare le stesse problematiche della nostra città .
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