#IncubatoreImpresa 1: Università, Istituzioni ed Imprese insieme per rigenerare gli spazi del Centro Storico destinandoli alle imprese giovanili
Ho presentato all’amministrazione comunale la proposta di un Incubatore d’Impresa nel Centro Storico di Perugia da realizzare con l’Università e le altra Istituzioni locali riuscendo a rigenerare uno degli edifici simbolici e non utilizzato (tipo Mercato Coperto o ex-Carcere) per metterci servizi e spazi a disposizione delle imprese giovanili.
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Ecco l’agenzia uscita sul tema e la proposta completa:
In un lungo e dettagliato odg Tommaso Bori propone all’Amministrazione Comunale di valutare l’ipotesi di introdurre a Perugia il cosiddetto “incubatore d’impresa”, cioè luoghi e progetti per accelerare lo sviluppo di imprese, favorendo nel contempo l’occupazione giovanile. La sede adatta per farlo, secondo il consigliere del Pd, potrebbero essere alcuni dei contenitori del centro storico (e non) oggi inutilizzati. Di seguito l’odg integrale:
PREMESSO CHE:
– L’attuale crisi economica e l’elevata disoccupazione giovanile pone agli Enti Locali e alle Istituzioni Universitarie, come alle organizzazioni economiche, l’obbiettivo di favorire con ogni mezzo la creazione di nuove imprese e di nuovi posti di lavoro in grado di invertire questo andamento soprattutto nei settori ad alto contenuto di innovazione della new economy. L’Università degli Studi di Perugia sta vivendo un periodo di forte crisi dovuto al calo degli iscritti attratti da atenei più prestigiosi in grado di offrire non solo una formazione di livello maggiore ma anche prospettive lavorative più promettenti.
– In molte città a vocazione imprenditoriale e con caratteristiche universitarie come Perugia sono stati realizzati da anni vari “incubatori d’impresa”, ovvero luoghi e progetti per accelerare lo sviluppo di imprese attraverso una serie di risorse di sostegno e di servizi specifici, sviluppate ed offerte sia tramite l’incubatore che attraverso la sua rete di contatti.
– Il tessuto imprenditoriale in Umbria, come del resto quello italiano, è costituito principalmente da piccole e medie imprese (PMI) che per ristrettezza di personale e mezzi non riescono ad investire in ricerca e innovazione nel settore dei servizi, dei prodotti, dei mercati e dell’internazionalizzazione.
– La finalità degli “Incubatori d’Impresa” nelle economie locali è rilevato dal Measuring Your Business Incubator’s Economic Impact che evidenzia come siano un mezzo per soddisfare una varietà di esigenze economiche, sociali e culturali che possono includere:
- Creazione di imprese, posti di lavoro e di ricchezza;
- Favorire il clima imprenditoriale di una comunità ;
- Favorire il trasferimento tecnologico e l’innovazione nelle PMI;
- Commercializzazione della tecnologia;
- Diversificazione delle economie locali;
- Costruire o accelerare la crescita dei locali cluster di industrie;
- Rivitalizzazione delle comunità ;
- Incoraggiare giovani, donne o minoranze al mondo imprenditoriale.
VALUTATO CHE:
– I settori sostenuti da programmi di incubazione in Italia sono i più disparati:
- Dispositivi medici,
- Bioscienze/scienze della vita,
- Elettronica/microelettronica,
- Moda,
- Turismo,
- Tecnologia,
- Software per computer,
- Servizi/professionali,
- Artigianato,
- Internet,
- Telecomunicazioni,
- Tecnologia wireless,
- Tecnologia healthcare,
- Materiali avanzati,
- Energia,
- Ambiente/tecnologie pulite,
- Media,
- Nanotecnologie,
- Costruzioni,
- Arte,
- Aerospaziale,
- Cucina/enogastronomia,
- Legno/forestali.
– Nello studio State of the Business Incubation Industry sono individuati come servizi più comuni di incubazione:
- Assistenza in campo legale e notarile;
- Assistenza per contabilità, rendicontazione e gestione finanziaria;
- Attivita di marketing e networking;
- Accesso a prestiti bancari, fondi di credito e programmi di garanzia;
- Accesso internet ad alta velocità;
- Aiuto per le tecniche di presentazione;
- Collegamenti a partner strategici;
- Bacheche di avvisi e mentori;
- Aiuto con i marchi di impresa;
- Assistenza per la commercializzazione tecnologica;
- Aiuto per la conformità alle normative;
- Gestione della proprietà intellettuale.
CONSIDERATO CHE:
– Molti dei servizi offerti dagli “Incubatori d’Impresa” rientrano nelle possibilità o nelle attività già programmate dalle Istituzioni Universitarie, dagli Enti Locali e dalle loro società partecipate presenti nella Città di Perugia. Basti pensare, a titolo esemplificativo, all’assistenza in campo legale e notarile che può essere offerta dalla Facoltà di Giurisprudenza, all’assistenza per contabilità , rendicontazione e gestione finanziaria che può essere offerta dalla Facoltà di Economia o all’accesso a prestiti bancari, fondi di credito e programmi di garanzia che possono essere strutturati da SviluppUmbria, Gepafin e Agenzia Umbra Ricerche, accesso ai finanziamenti europei offerti dai servizi sia degli Enti Locali che delle Istituzioni Universitarie (e.g. Centro Assistenza alla Ricerca).
– E’ possibile realizzare uno spazio, accessibile tramite selezione di merito, a disposizione di giovani neo-laureati e studenti in cui ottenere servizi di base quali: uffici, internet, servizio di segreteria, servizio di stampa, corsi di formazione, assistenza economico-legale. Da questo punto di vista è utile ragionare sulla possibilità di rigenerare e riqualificare uno degli stabili inutilizzati presenti nel Centro Storico (quali l’ex-cinema Lilli, l’ex-carcere di Piazza Partigiani, l’area ex-Coin ex-Standa, il teatro Turreno, la caserma di via Corso Garibaldi o il Mercato Coperto) o nei quartieri limitrofi (quali ex-Tabacchificio, zona di Via del Giochetto) destinandolo ad ospitare l'”Incubatore d’Impresa”.
– L'”incubatore d’impresa” offre uno sbocco professionale a tutti i laureati interessati a mettere alla prova le proprie capacità , i propri insegnamenti e la propria idea imprenditoriale non solo promuovendo la cultura di impresa, ma, potenzialmente, diventando una vera e propria attrattiva per gli studenti che vogliono iscriversi in un Università che non offre solo un’alta formazione ma si preoccupa anche dell’accesso al mondo del lavoro.
Il Consiglio Comunale IMPEGNA il Sindaco e la Giunta:
– ad analizzare il funzionamento e la strutturazione dei principali “Incubatori d’Impresa” presenti nelle altre regioni (come I3P – Incubatore Imprese Innovative del Politecnico di Torino, Incubatore Firenze – Incubatore per Aziende Tecnologiche ed Innovative – Promosso dal Comune di Firenze e gestito dalla SSTI – Scuola Superiore di Tecnologie Industriali, H-FARM di Treviso, Digital Magics di Milano, BIC Incubatori FVG SpA a Trieste, Incubatore d’imprese del parco tecnologico altoatesino Techno Innovation Park South Tyrol TIS innovation park, Incubatore moda – B2B Moda e accessori, Euro Mediterranean Incubator di Lecce, Consorzio Arca di Palermo) per elaborare il progetto di un “Incubatore d’Impresa” adatto al nostro territorio e alla sua conversione in città /campus. In particolare offrendo ai giovani studenti e neo-laureati servizi e spazi in collaborazione con organizzazione, enti e istituzioni interessati.
– a valutare, insieme agli altri Enti Locali e le loro società partecipate (SviluppUmbria, Gepafin e Agenzia Umbra Ricerche), le varie Istituzioni Universitarie e le organizzazioni delle Categorie Economiche (Confindustria, Confcommercio, Confcooperative, LegaCoop), il recupero, la rigenerazione e la riqualificazione, al fine di offrire uno spazio fisico all’incubatore di impresa, di uno degli stabili inutilizzati precedentemente elencati.