Il mondo piange l’ultimo Kennedy
La scomparsa di Ted Kennedy ha scuscitato commozione e cordoglio negli Stati Uniti e all’estero, indipendentemente dagli schieramenti politici. “Ho il cuore infranto”, ha detto il presidente americano Barack Obama. “Sapere questa mattina che il nostro caro amico, il senatore Ted Kennedy, è morto ha spezzato il mio cuore e quello di Michelle. Arriva alla fine un capitolo importante della nostra storia – ha aggiunto il capo della Casa Bianca in un comunicato diffuso da Martha’s Vineyard, feudo del clan Kennedy – Il nostro Paese ha perso un grande leader, che ha preso il testimone dei suoi fratelli caduti ed è diventato il più grande senatore degli Stati Uniti dei nostri tempi”.
Anche l’ex presidente Usa, il repubblicano George W. Bush, si è unito al cordoglio per la morte di “una figura di grande profilo”: “Mia moglie ed io siamo profondamente rattristati nell’apprendere che Ted Kennedy ha perso la sua coraggiosa battaglia contro il cancro. Anche se non ci siamo trovati d’accordo su molte questioni, ho sempre rispettato il suo risoluto e costante servizio per il pubblico”. Bush ha poi ricordato Kennedy come “un leader che ha risposto alla chiamata al dovere per circa 47 anni, e la cui morte chiude un capitolo straordinario nella storia del Senato stesso”.
Parole commosse sono state pronunciata dall’ex first lady Nancy Reagan: “Lo consideravo un caro amico. Mi mancherà . Viste le nostre differenze politiche, la gente era spesso sorpresa per quanto eravamo legati, Ronnie ed io, alla famiglia Kennedy. Ronnie e Ted potevano sempre trovare un terreno comune, e avevano grande rispetto uno dell’altro. Negli anni recenti, ho trovato un terreno comune con Ted sul tema della ricerca sulle staminali”.
Il cordoglio dell’Italia è stato espresso dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Scompare un grande protagonista della vita pubblica americana, un combattivo e coerente interprete del ruolo del Congresso degli Stati Uniti, presidio da sempre di quella dialettica democratica e di quelle garanzie di libertà che hanno dato forza e prestigio al Paese. In questo senso la figura di Ted Kennedy ha lasciato un’impronta profonda e merita l’omaggio di tutto il mondo libero”.
Per il leader del Pd Dario Franceschini “se ne va con Ted un protagonista della politica mondiale, uno degli ispiratori del progressismo, un democratico stimato e amato ovunque, un pezzo della nostra memoria. Di questi ultimi anni ricorderemo tutti il coraggio leonino davanti alla malattia che non era riuscita a piegare il suo impegno e il suo lavoro e soprattutto la sua passione civile”.
Il primo ministro britannico Gordon Brown ha sottolineato che la morte di Kennedy non “verrà pianta solo in America ma in tutto il mondo” e che il “vecchio leone” “è stato ammirato in tutto il mondo come il senatore dei senatori”, ha aggiunto Brown, “fiero” di essere stato “annoverato tra i suoi amici”.