Brain Back, fermiamo la fuga di cervelli e iniziamo a riportarli a casa
Chi di noi non ha un amico che è andato a lavorare all’estero? Oppure non conosce qualcuno che è andato fuori a fare ricerca perché in Italia non trovava spazi? Credo, anzi temo, tutti. Bene, ora la Regione Umbria tramite l’Agenzia Umbria Ricerche ha appena aperto un bando per andare controcorrente, fermare la fuga di cervelli e invertire la tendenza iniziando a riportare a casa chi era andato all’estero e finanziando le nuove attività di chi torna a casa.
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Da qualche tempo l’attenzione dell’opinione pubblica italiana si sta orientando verso un fenomeno non nuovo ma in costante crescita: la cosiddetta “fuga dei cervelli”. Il difficile inserimento dei giovani nel mercato del lavoro gioca un ruolo fondamentale sulla scelta, da parte soprattutto dei neo laureati, di oltrepassare i confini nazionali per trovare un lavoro che rispecchi la preparazione acquisita e le aspettative.
Per contrastare il cosiddetto “brain drain”, l’Agenzia Umbria Ricerche, ente strumentale della Regione Umbria, intende promuovere il progetto a carattere sperimentale ed innovativo denominato “Brain Back”.
L’iniziativa intende mettere in rete le competenze, le esperienze e le idee degli emigrati umbri al fine di rendere economicamente e territorialmente sostenibili progetti di diverso carattere.
Il progetto prevede la predisposizione di un pacchetto integrato di interventi che permetteranno di raggiungere gli obiettivi prefissati, attraverso le seguenti attivita’:
- reperimento dei dati (principalmente dati AIRE e questionario ad hoc) relativi agli emigrati umbri all’estero al fine di avere una panoramica generale sul fenomeno emigratorio umbro e di capire i rapporti che tali soggetti mantengono con i luoghi di origine, la propensione al rientro e la potenziale valorizzazione dell’esperienza lavorativa e culturale acquisita all’estero;
- raccolta e pubblicazione di autobiografie e testimonianze di emigrati umbri;
- sostegno alla nascita ed alla crescita di reti permanenti fra emigrati umbri e mondo produttivo, culturale ed istituzionale in grado di facilitare lo scambio di esperienze e possibili collaborazioni;
- realizzazione di work-experiences presso aziende umbre;
- supporto ad iniziative che contribuiscano a creare, migliorare e consolidare opportunità di business con operatori economici umbri, anche nell’ambito dell’import-export;
- percorsi specialistici di formazione;
- incubatori d’impresa;
- consulenze specialistiche in materia economico-finanziaria;
- incentivi finanziari per le fasi di start-up.
La diffusione del progetto sarà garantita attraverso differenti strumenti di comunicazione: un sito ad hoc dove trovare tutte le informazioni in dettaglio, un profilo Facebook e LinkedIn sempre aggiornati e un account Twitter con tutte le novità passo a passo.