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28
Ago

BOSSI & COTA: “Immigrati clandestini: torturali! E’ legittima difesa.”

immigrati-clandestini-torturali-e-legittima-difesa“Immigrati clandestini: torturali! E’ legittima difesa”. Lo sostiene una pagina Facebook chiamata “Lega Nord Mirano” a cui sono legati da “amicizia” oltre 400 persone. Accanto a nomi tradizionali della mitologia del Carroccio come “Attila flagello di Dio” e “Padano guerriero”, troviamo nomi eccellenti come Umberto Bossi e suo figlio Renzo, ideatore del gioco “Rimbalza il clandestino” (poi tolto da Fb dopo la denuncia di Repubblica.it).

Tra i nomi che si fanno notare anche Enzo Erminio Boso, già parlamentare leghista, e Roberto Cota, capogruppo alla Camera. Che dopo il divampare delle polemiche si è cancellato: “L’amicizia su Facebook si dà in buona fede a centinaia di soggetti ogni giorno e non si può in alcun modo essere responsabili delle condotte altrui”. Cota minimizza dunque la sua “amicizia” con la pagina xenofoba e invece se la prende con “il circuito mediatico impazzito” e con chi avrebbe utilizzato per questa pagina “un manifesto ritoccato graficamente” che “la Lega non ha mai ideato”. “Ho ovviamente fatto rimuovere subito l’amicizia a questa fantomatica pagina – conclude il capogruppo – e lo stesso farà Bossi”.

Lo stesso Umberto Bossi in serata prenderà le distanze spiegando che il suo partito “nulla ha a che fare con quello slogan”. “Il popolo leghista – dichiara – è troppo intelligente e ora basta che uno dica una stupidaggine… Non sanno come fermare la valanga. Può darsi che ci sia qualche pirla che la pensa così, ma noi siamo per aiutare gli immigrati a casa loro e non qui. Abbiamo milioni di immigrati e non abbiamo posti di lavoro”.

Anche il segretario della Lega Nord Mirano si è affrettato a disconoscere la pagina di Fb: “E’ solo uno scherzo di cattivo gusto. Faremo delle indagini per capire chi è stato e se dovessi scoprire che è iscritto alla Lega non c’è dubbio che lo allontanerò all’istante”.

renzo-bossi-roberto-cotaLa pagina e soprattutto le sue amicizie, accordate e poi ritrattate, hanno comunque suscitato un vespaio di polemiche. Il primo a intervenire è stato Walter Veltroni: “Stamattina aprendo Facebook ho visto un’email inviatami da un’amica di Brescia: è la foto che la sezione di Mirano della Lega Nord usa come immagine di profilo. E’ un manifesto con il simbolo della Lega e sotto la scritta Immigrati clandestini, torturarli è legittima difesa”. L’ex segretario del Partito democratico ha poi aggiunto: “Io credo che questo sia inaccettabile. E’ contrario a ogni forma di civiltà, prima ancora che alla nostra storia e alla nostra tradizione di emigranti”. Veltroni ha perciò annunciato: “Chiederò al ministro degli Interni Maroni di adoperarsi perchè venga immediatamente cancellato”. E dopo avere letto le dichiarazioni di Cota e del segretario del Carroccio di Mirano, Veltroni aggiunge: “Ho visto che c’è stata una mezza smentita però per me è più una conferma che una smentita. E’ solo l’ultimo episodio di un linguaggio barbaro, figlio di una cultura intollerante che deve essere combattuta con grande nettezza”.

In campo è sceso anche l’Osservatorio antiplagio chiedendo ai politici di prendere le distanze e alle autorità d’intervenire perchè la pagina venga cancellata”. Risposta anche dalla comunità di Facebook dov’è nato il gruppo “Cancelliamo la pagina della Lega Nord di Mirano” che in poche ore ha già centinaia di iscritti.

L’Arci, invece, presenterà un nuovo esposto alla Procura e chiederà all’opposizione parlamentare “di presentare con urgenza una mozione di sfiducia nei confronti di un ministro indegno di ricoprire tale ruolo”. Reazioni indignate anche dall’ex capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli, Paolo Cento (Verdi-Sinistra e libertà) e Marco Di Lello (Partito socialista).

INSERISCO UN VIDEO PER FAR CAPIRE REALMENTE CHE VUOL DIRE TORTURA…