Autenticate oltre 2.000 firme dai Giovani Democratici di Perugia in pochi giorni
Tommaso Bori esprime soddisfazione per i risultati della raccolta di firme, cui hanno contribuito anche i giovani democratici di Perugia e finalizzata a chiedere l’abolizione dell’attuale legge elettorale. Per il consigliere del P.D. l’unico rammarico è che alcune forze politiche locali, in particolare quelle del centro-destra, non abbiano raccolto il suo invito di sostenere questa battaglia per la reintroduzione del voto di preferenza.
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Di seguito il comunicato:
Qualche settimana fa ho incitato tutti gli eletti negli enti locali, rimasti gli unici ad essere scelti dai cittadini con il voto di preferenza, a difendere il diritto degli elettori a selezionare i propri rappresentanti e a sostenere la raccolta delle firme per il Referendum per l’abolizione del Porcellum autenticando le firme.
Il mio invito era diretto soprattutto ai giovani eletti, che dovrebbero avere idee nuove, volontà di rapportarsi con la gente e rappresentare la discontinuità rispetto a molte scelte intraprese dai governanti di questi anni. E andava oltre gli schieramenti e le alleanze: speravo che potesse essere raccolto anche dagli eletti di PDL, UDC e Lega, soprattutto alla luce della grossa sconfitta elettorale alle amministrative e della schiacciante dimostrazione di volontà di partecipazione popolare emersa agli ultimi Referendum. Invece niente, con rammarico dobbiamo constatare che anche questa è stata un’occasione persa.
Noi la nostra parte l’abbiamo comunque fatta, come Giovani Democratici di Perugia abbiamo allestito un banchetto all’interno della festa organizzata nel centro storico dal Partito Democratico di Perugia dove abbiamo raccolto ed autenticato oltre 2.000 firme in pochi giorni.
Abbiamo dato il nostro piccolo contributo a quello che il Comitato Referendario ha definito un “miracolo popolare”: sono state consegnati in Cassazione 200 scatoloni contenenti 1.210.466 firme, raccolte in soli due mesi, per chiedere l’abrogazione dell’attuale legge elettorale. Ben oltre le 500mila richieste e ben oltre le 700mila considerate la soglia di sicurezza, al netto delle possibili contestazioni in Cassazione. Il presidente del comitato, Andrea Morrone, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, festeggia per il risultato, ma ricorda che è “solo l’inizio”.
Infatti il lavoro è appena iniziato, se finora non c’è stato l’apporto che speravamo da domani sarà possibile ricominciare e potremo impegnarci tutti insieme per restituire a tutti i cittadini italiani la possibilità di decidere davvero. Convinti oggi, grazie all’ampia partecipazione popolare, più di ieri che il diritto di scelta non è un lusso, ma una necessità per questo paese.