APM: Risparmio energetico e alimentazione fotovoltaica
Il settore del trasporto concorre all’effetto serra per circa il 20 per cento, ma quello pubblico vuole diventare sempre piu’ amico dell’ambiente. L’Azienda perugina della mobilita’ ha messo a segno uno dei suoi obiettivi in materia inaugurando stamani l’impianto fotovoltaico che alimentera’ l’autostazione di piazza Partigiani. La produzione istantanea di energia per mezzo dei pannelli sul tetto del bus terminal e’ ora leggibile, insieme ad altri dati, su un monitor visibile al pubblico.
Il nuovo impianto da 384 moduli, con una superficie di 556 metri quadrati e una potenza di 36,5 kilowatt, produrra’ 41 megawatt ora all’anno, sufficienti per coprire illuminazione, climatizzazione e consumi di biglietteria. Il presidente di Apm, Giovanni Moriconi, ha sottolineato che si tratta solo di un tassello della politica di sviluppo sostenibile dell’azienda, che ”da tempo ha intrapreso un percorso di responsabilita’ teso a valorizzare l’Umbria e il suo straordinario paesaggio”.
Moriconi ha ricordato diverse azioni gia’ realizzate o avviate da Apm. Dal 2003 al 2007, in particolare, e’ stato rinnovato il parco auto, che ora conta 76 bus a metano su 83, al cui utilizzo si deve una diminuzione, ogni anno, di 2,5 tonnellate di particolato e di 35 tonnellate di monossido di carbonio immessi nell’atmosfera. Ulteriori ”step” sono stati l’attivita’ di ricerca, con la messa a punto, insieme ad altri partner, del kit dual fuel, gia’ venduto sul mercato, per alimentare fino al 60 per cento a metano autobus Euro 2, e l’adesione alla Carta dello sviluppo sotenibile dell’Unione internazionale delle aziende di trasporto pubblico.
Allo sfruttamento delle energie rinnovabili e’ invece legato l’obiettivo dell’autosufficienza energetica di Apm (raggiungibile producendo 8,30 megawatt ora all’anno). Si mira a soddisfare il fabbisogno legato ”non solo alle attivita’ strettamente aziendali ma anche all’attivita’ di tutti gli impianti di mobilita’ alternativa gestiti nel Perugino”, dalle scale mobili al minimetro’. Il fotovoltaico e’ uno dei capitoli aperti su questo fronte e al momento si articola in due impianti, quello di piazza Partigiani e quello del nuovo deposito di Citta’ di Castello, da cui, nel complesso, si otterranno 70 megawatt ora all’anno di energia. Per arrivare a una produzione di 250 megawatt da fotovoltaico sono previsti anche impianti a Gubbio e in altre sedi.
L’autosufficienza energetica grazie alle rinnovabili, che consentiranno di risparmiare 4500 tonnellate di Co2 ogni anno, sara’ legata anche alla centrale a biomasse di San Giustino, dove e’ stata realizzata una filiera completa, dalla produzione di biomasse fino al processo di gassificazione di sorgo e paglia da colture dedicate. E l’energia rinnovabile, nei piani di Apm, in futuro servira’ a produrre idrogeno per alimentare gli autobus, sperimentandone anche l’uso in miscela con il metano.
La presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha salutato con favore i risultati presentati stamani da Apm, parlando di ”un esempio di programmazione di buone pratiche valido per tutto il Paese, oltre che per il trasporto pubblico regionale”.
Christian Cavazzoni, l’amministratore unico della Holding regionale dei trasporti prossima a trasformarsi nell’azienda unica Umbria Tpl, ha ricordato che gli investimenti nel campo delle rinnovabili, intrapresi da Apm e da altre aziende locali come Spoletina e Atc, sono ”elementi positivi soprattutto in un momento come questo, segnato da dubbi e criticita’ a causa di una manovra che gravera’ sul trasporto regionale per 36-40 milioni di euro”.
Mostrata in anteprima anche la locandina con il logo di Umbria Tpl, ispirato al tema dell’integrazione tra ferro e gomma, che sara’ presentata durante Umbria Jazz.