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Giu

Apicella in missione

1) Mariano Apicella viaggia su voli di Stato? inedicola-12496_img
2) Quali sono le leggi che regolano l’utilizzo dei voli di stato?
3) Esistono norme che ne dispongono l’utilizzo per spostamenti privati?
4) Quanto si è speso per voli di stato nell’ultimo anno?
5) Dov’è l’elenco di chi ha viaggiato su questi aerei?
Sono le domande che il PD ha fatto a Silvio Berlusconi il 30 maggio e che aspettano ancora una risposta.

Annunciando in un’interrogazione al presidente del Consiglio due senatori del Pd, Francesco Sanna e Paolo Nerozzi, hanno chiesto spiegazioni sull’utilizzo, testimoniato dalle foto sequestrate dalla procura di Roma, di un volo della Presidenza del Consiglio da parte del cantante Mariano Apicella “per raggiungere villa Certosa, in Sardegna. Chiediamo di chiarire i costi globali dei voli di Stato dell’ultimo anno”.

Da parte della destra ecco l’uso disinvolto dei beni pubblici, con persone che senza nessun titolo volano su aerei militari. E pazienza se tutto questo inoltre fa a pugni con gli annunci per contenere i costi della politica. Spiegano Nerozzi e Sanna: “Chiediamo al Governo di chiarire i costi globali dei voli di stato dell’ultimo anno e i nomi di tutti i viaggiatori imbarcati dagli aerei della presidenza del consiglio negli ultimi dodici mesi che non siano membri di governo o loro collaboratori istituzionali”

Naturalmente Berlusconi non ha risposto. Eppure da gennaio a giugno i voli di Stato sono già triplicati. I conti li fa la responsabile Difesa del PD, Roberta Pinotti: “Ai tempi del governo Prodi fu fatto un decreto dal sottosegretario Micheli che stabiliva regole rigide per utilizzo dei voli di stato. Appena insediato il governo Berlusconi ha cancellato questo decreto e, di fatto, già oggi fra nel confronto dei primi 4 mesi del 2008 e quelli del 2009 il numero dei voli di stato è triplicato”.
Diminuire i voli di Stato è la richiesta del segretario nazionale dell’associazione Funzionari di Polizia, Enzo Letizia: “Capi di governo, ministri ed altri personaggi di grande rilievo pubblico, in passato -afferma in una nota- hanno spesso usato i mezzi pubblici per i loro spostamenti istituzionali, lasciando anche un bel ricordo di loro. Ci piacerebbe che i nostri politici tornassero ad usare il treno, la nave, e l’aereo di linea invece di isolarsi nei loro dorati ed esclusivi rifugi volanti. I fondi risparmiati -aggiunge- potrebbero essere utilmente spesi per consentire agli uomini dell’Aeronautica Militare qualche volo addestrativo in più con i Caccia ed a quelli dei nuclei operativi della Polizia di avere aerei sempre disponibili per intervenire nelle emergenze”.

Ma la maggioranza strepita: il ministro della Giustizia Angelino Alfano parla di “poteri forti contro il governo” mentre per Fabrizio Cicchitto vogliamo “avvelenare i pozzi, con l’imbarbarimento della lotta politica”. Come se non bastasse a drammatizzare ci pensa il ministro Roberto Maroni: “Ci sono ambienti che vogliono Berlusconi morto!”. Il titolare del Viminale indica “certi ambienti della magistratura e certi ambienti giornalistici” come protagonisti di tale complotto. Replicano per il Pd Pittella e Sassoli. Il capogruppo a Straburgo, Gianni Pittella, invita Maroni e il ministro della Giustizia Angelino Alfano, a riferire immediatamente alle Camere. “Queste affermazioni in bocca ai due principali responsabili della sicurezza interna e delle istituzioni suonano inquietanti e contraddittori”. E “Maroni confonde la forma con la sostanza. Se un politico usa voli di Stato per motivi personali non né gossip né campagna elettorale, è semplicemente un uso improprio dei soldi del contribuente, dei cittadini. E il ministro dell’Interno dovrebbe occuparsi anche di questo”. Lo afferma il capolista del Pd alle Europee nel Centro David Sassoli, che aggiunge: “Capisco l’imbarazzo, ma Maroni non può negare l`evidenza”.

Si muove la magistratura.
Il procuratore Giovanni Ferrara ha disposto accertamenti per chiarire se nell’utilizzo degli aerei a disposizione del premier siano stati commessi comportamenti penalmente rilevanti o abusi. Come primo atto verrà acquisita la normativa che regolamenta l’impiego dei voli a disposizione delle cariche istituzionali. Il passo successivo, in caso di sospette irregolarità, sarebbe l’apertura di un fascicolo che verrebbe poi trasmesso per competenza al Tribunale dei Ministri.

Così nel giugno 2009 mentre tanti lavoratori, famiglie e piccoli imprenditori guardano con preoccupazione agli effetti della crisi e al loro futuro, mentre il governo tedesco interviene per favorire l’acquisto della Opel da parte della Magna, Berlusconi e tutti i suoi più stretti collaboratori si occupano del sequestro delle foto delle feste nelle sue ville in Sardegna.

È sconsolata Marina Sereni, vicepresidente dei deputati del Partito democratico. “Il presidente del Consiglio non accetta critiche né dalla stampa né dall’opposizione. Deve però rassegnarsi: un uomo pubblico, ancorché eletto democraticamente, deve rendere conto dei suoi comportamenti e non può ritenersi al di sopra delle regole. Questo vale a maggior ragione per l’uso di mezzi di cui Berlusconi dispone in quanto primo ministro, come i voli di Stato. Sarebbe grave – conclude – che essi siano stati usati per scopi privatissimi, e su questo chiederemo spiegazioni chiare e verificabili nella sede propria del Parlamento”.

A un’interrogazione il premier dovrà rispondere. E chissà magari Berlusconi si presenterà accompagnato dalla chitarra di Mariano Apicella e insieme intoneranno: “Volare-o0o”.