Anche gli eletti di PDL, Lega e UDC autentichino le firme contro il Porcellum
Il tema della raccolta di firme per il referendum finalizzato all’abolizione dell’attuale legge elettorale è al centro del comunicato stampa di Tommaso Bori. Il consigliere del P.D. invita tutti i rappresentanti politici negli enti locali, compresi quelli dell’opposizione (PdL, Udc, Lega), ad impegnarsi in prima persona per la raccolta ed autenticazione delle firme. Ciò al fine di contribuire all’abolizione di una legge iniqua che obbliga i cittadini ad eleggere soggetti già nominati dai partiti senza poterli scegliere in prima persona.
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Di seguito il comunicato integrale:
“Penso che il primo compito di chiunque abbia passione politica e venga eletto in una assemblea istituzionale sia di garantire ai propri concittadini di poter scegliere chi vogliono li rappresenti a tutti i livelli, anche il Parlamento della Repubblica Italiana.
Da qualche anno per via della legge elettorale del Ministro Calderoli, da lui stesso definita “volutamente una porcataâ€, è stata tolta la possibilità agli elettori di selezionare gli eletti eliminando i collegi uninominali e le preferenze. Oggi siamo governati da un parlamento di nominati e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, invece che scegliere le persone più capaci e competenti si sono premiati i più fedeli, asserviti e cortigiani.
Noi vogliamo restituire ai cittadini la libertà di scegliere.
Molti esponenti nazionali e locali, sia del Partito Democratico che dei Giovani Democratici, sono entrati a far parte dei Comitati Referendari “Firmo Voto Scelgo†per l’abolizione del Porcellum ed in queste ore sono impegnati nella raccolta e nell’autenticazione delle firme ai banchetti.
Ma non può essere una questione di maggioranza ed opposizione. Tutti gli eletti negli enti locali, tanto della coalizione di centro-sinistra, quanto di centro-destra, dovrebbero avere il coraggio di buttare il cuore oltre l’ostacolo e lavorare per il Referendum. Proprio chi è stato scelto dai suoi concittadini per rappresentarli, proprio chi ha ricevuto la fiducia di tanti elettori tramite le preferenze, proprio chi è eletto nelle assemblee istituzionali dovrebbe avere uno scatto d’orgoglio e pretendere che per essere eletti nel massimo organo istituzionale, il Parlamento della Repubblica Italiana, si segua lo stesso percorso che ha seguito lui nel suo piccolo.
Non è una questione di appartenenze o di schieramenti, è una questione di onestà intellettuale. Tutti i cittadini ci chiedono di poter tornare a scegliere i propri rappresentanti, non solo gli elettori di centro-sinistra. Per questo gli eletti di UDC, PDL e Lega Nord dovrebbero impegnarsi prima nell’autenticare le firme e poi nella campagna referendaria. O rischiano di essere nuovamente delegittimati agli occhi dei loro sostenitori e subire un’altra umiliante sconfitta come per i Referendum appena passati.
Questi sono tempi di lontananza dalle istituzioni e di anti-politica galoppante, anche per via dell’attuale legge elettorale. Ognuno di noi è chiamato a scegliere da che parte stare: o tra chi i cittadini li vuole ascoltare e rappresentare, o tra chi li vuole fregare con la solita porcata.
Io mi sono reso disponibile ad autenticare le firme insieme al comitato referendario locale, sono convinto che gli eletti del PD e dei GD di tutta l’Umbria faranno lo stesso nelle loro città . E spero di trovarci anche qualche collega eletto nei banchi dell’opposizioneâ€.